Crusca di avena e perdita di peso
  • Perché e in che modo la crusca d'avena fa dimagrire?
  • Perché l'Indice glicemico di un alimento è importante per dimagrire bene?
  • Qual è l'Indice glicemico della crusca d'avena?
  • Perché la crusca d'avena favorisce la pancia piatta?
  • Esistono dei prodotti togli fame alla crusca d'avena?
  • Perché sgranocchiare la crusca d'avena fa dimagrire?
  • In che modo la crusca d'avena è nemica del grasso?
  • Perché la crusca d'avena è uno zucchero lento?
  • Perché la crusca d'avena ha poche calorie?


Perché e in che modo la crusca d'avena fa dimagrire?

La crusca d'avena è nata dalla dieta Dukan e dalla necessità di introdurre dei glucidi privi di effetto sul pancreas e sulla secrezione di insulina. Ma soprattutto la crusca d'avena possiede due proprietà che sono all'origine e che spiegano la sua azione dimagrante. La prima è la capacità di assorbimento che le permette di trattenere come una spugna 20 volte il suo volume d'acqua. Un cucchiaio da 15 grammi forma nello stomaco una bolla di 300 grammi. Una massa simile occupa lo stomaco e associata agli alimenti di un pasto genera una forte, rapida e durevole sazietà. La seconda proprietà è la sua viscosità da contatto che le permette di incollarsi a tutti i nutrienti che la avvolgono non appena arriva nell'intestino tenue. Dato che la crusca non è autorizzata ad entrare nel sangue, trattiene questi nutrienti e le loro calorie che porta con sè nelle feci. In questo modo la crusca d'avena frena potentemente l'appetito. Genera inoltre una perdita di calorie indolore e regolare. Infine, si cucina molto bene e rientra tra gli ingredienti di molte ricette. Grazie a tutte queste caratteristiche la crusca d'avena e il konjac sono oggi gli unici due alimenti che possono vantarsi di svolgere un'azione dimagrante. Nel 2000 quando è comparsa la dieta Dukan, la crusca d'avena era sconosciuta; oggi è utilizzata nella maggior parte dei paesi del mondo e questo significa che si è imposta per l'insieme delle sue proprietà nutrizionali e sembra oramai difficile pensare ad una dieta che non consigli un utilizzo congiunto della crusca d'avena.



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Perché l'Indice glicemico di un alimento è importante per dimagrire bene?

L'Indice Glicemico è lo strumento che misura la velocità e la capacità di penetrazione di un alimento glucidico. Quando mettete in bocca un alimento ricco di glucidi, lo masticate poi passa nel vostro stomaco dove subisce l'attacco del succo gastrico. Arriva in seguito nell'intestino tenue dove viene attaccato dalla bile e da enzimi pancreatici. Smantellato, arriva nel sangue sotto forma di glucosio. Più questa traversata è rapida e compatta, più aumenta la concentrazione di glucosio che si accumula nel vostro sangue, più il vostro pancreas deve secretare insulina, più questa insulina trasforma il glucosio in grasso e più ingrassate. La soluzione consiste nel consumare alimenti che arrivano progressivamente nel sangue e in modo così sparso che il corpo può utilizzarli per le proprie necessità senza aver bisogno di insulina. Non sono le calorie in generale che fanno ingrassare ma soltanto quelle che obbligano il pancreas a produrre insulina, quelle che provengono da alimenti ad alto indice glicemico. 


 Per dimagrire efficacemente, l'apporto di proteine deve essere libero, quello dei grassi moderato o debole in base al peso da perdere ma soprattutto gli unici glucidi devono essere quelli con il minore indice glucidico: le verdure e la crusca d'avena.  


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Qual è l'Indice glicemico della crusca d'avena?

Se si paragona l'indice glicemico di un alimento glucidico alla velocità di un veicolo, questo può essere collocato su una freccia che va dalla velocità 0 in sosta alla velocità 100. 100 è l'indice glicemico insuperabile del glucosio, 70 è quello dello zucchero bianco 85 è quello della farina di grano tenero 15 è l'indice della crusca d'avena. Questo indice è così basso che il suo consumo lascia il pancreas indifferente e non lo obbliga a secretare insulina che è l'artefice e responsabile principale del sovrappeso. Nella misura in cui la crusca d'avena può essere utilizzata come sostituto di tutti i farinacei come il pane, le gallette, i biscotti, le barrette, i cereali da colazione, occorre adoperarsi affinché l'industria alimentare la integri nella sua produzione.



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Perché la crusca d'avena favorisce la pancia piatta?

La crusca d'avena è insieme alle verdure verdi l'alimento glucidico con l'indice glicemico più basso; ovvero 15 per la crusca e la maggioranza delle verdure verdi. Questo significa che il suo consumo provoca una bassissima produzione di insulina. Ora sappiamo che il grasso prodotto dall'insulina è immagazzinato di preferenza nell'addome. Questa trasformazione di glucosio in grasso addominale è uno dei tre sintomi della sindrome metabolica, o sindrome del ventre grosso, precursore del diabete. 


È impossibile eliminare questa sindrome senza dimagrire escludendo i glucidi e senza praticare un'attività fisica superiore o uguale a 20 minuti di camminata. È qui che la crusca d'avena svolge un ruolo importante. È spesso utilizzata dai culturisti che vogliono rinforzare il loro addome "seccando" i propri muscoli affinché siano a fior di pelle.


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Esistono dei prodotti togli fame alla crusca d'avena?

Il principio attivo della crusca d'avena è la sua percentuale di fibre beta-glucane. Alcuni laboratori hanno isolato queste fibre per commercializzarle sotto la forma di integratori alimentari in capsule. Questi prodotti sono di scarso interesse a causa del prezzo molto elevato e del fatto che non vi è motivo di consumare capsule a base di principio attivo della crusca d'avena quando esiste in forma naturale facile da inserire in un'alimentazione sana grazie alle sue qualità culinarie e al suo potere di sazietà.



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Perché sgranocchiare la crusca d'avena fa dimagrire?

L'aumento di peso è nella maggior parte dei casi dovuto a un consumo regolare ed eccessivo di alimenti che fanno impennare la concentrazione di glucosio nel sangue, che producono insulina e che finiscono per essere trasformati in grassi. Questi alimenti sono glucidi con elevato indice glicemico. Per definizione sgranocchiare significa mangiare fuori dai pasti. Gli snack più diffusi sono composti da farinacei o da prodotti golosi come il cioccolato, il pane, i croissants. Occupano una posizione elevata sulla freccia glicemica, ingrassano e causano il diabete. Gli snack a base di crusca d'avena permettono di evitare senza frustazione quelli che sono i principali responsabili dell'aumento di peso. Inoltre, grazie alla loro azione saziante, alleviano la fame e facilitano l'aumento di peso. Infine, vi è attualmente sul mercato una gamma di snack senza zucchero né farina. Comprandone uno, come un biscotto confezionato, abituatevi a guardare nel retro del pacchetto l'etichetta nutrizionale. Uno snack che ingrassa contiene più del 50% di glucidi di cui più del 10% di zucchero bianco. Un biscotto simile provoca la secrezione di insulina che trasforma questi zuccheri in grassi.



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In che modo la crusca d'avena è nemica del grasso?

La crusca d'avena è nemica del grasso per tre motivi. Innanzitutto perché aggiunta a un pasto rallenta la forza e la velocità di penetrazione di tutto il bolo alimentare. Immaginate di mangiare un panino col pan carré e una fetta di torta. Questo pasto, essenzialmente composto da glucidi molto invasivi, verrebbe digerito e assimilato alla velocità di un fulmine sotto forma di glucosio. L'insulina liberata trasformerebbe questo glucosio minaccioso in grassi. Ma l'aggiunta dei due cucchiai di crusca d'avena all'inizio del pasto avrebbe rallentato questa penetrazione e quindi ridotto la quantità di grasso prodotto. Quando un alimento ad elevato indice glicemico è consumato con un altro alimento a basso indice glicemico, il corpo reagisce facendo una media dei due. D'altra parte, la crusca d'avena è nemica del grasso poiché frena l'appetito e riduce l'assunzione alimentare. Infine, la crusca d'avena crea una dispersione calorica a livello intestinale. La sua viscosità le permette di catturare le calorie tramite contatto diretto con i nutrienti che l'avvolgono e di portarle con sè nelle feci.



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Perché la crusca d'avena è uno zucchero lento?

Perché attraversa il tubo digerente molto lentamente. Quando si trova nello stomaco, gonfia e stagna. Una volta raggiunto l'intestino tenue, ci resta per maggiore tempo perché si trasforma in una patina gelatinosa che rallenta il bolo intestinale. Dato che non è assimilabile, finisce per passare nel colon dove una parte del suo contenuto sarà lentamente digerito e assimilato per arrivare nel sangue molto lentamente.



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Perché la crusca d'avena ha poche calorie?

La crusca d'avena non è così povera di calorie (279 per 100 gr) ma ne contiene di meno della farina di grano (364 per 100 gr). Ma non è tanto il numero di calorie che conta ma il numero di quelle che arrivano fino al sangue. Inoltre, è soprattutto la velocità con la quale queste ultime calorie arrivano. Se esse rotolano a grande velocità e si accumulano facendo impennare la glicemia, verranno trasformate in grassi, ed è ciò che accade con la farina di grano tenero. Ma se queste calorie glucidiche arrivano lentamente e progressivamente, saranno utilizzate scrupolosamente dal corpo per i suoi consumi di funzionamento. È ciò che accade con la crusca d'avena. Ed è per questo motivo che la crusca d'avena può essere considerata come un debole fornitore di calorie di cui una parte è abbandonata in cammino.



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